venerdì 1 novembre 2019

Il Cielo del Mese: Novembre 2019




Adesso il cielo ci regala ore in più di osservazioni, il Sole tramonta in anticipo sempre di più e il buio diventa padrone del cielo.

Il mese di Novembre ci riserverà molti eventi astronomici, tra congiunzioni e transiti.

Ora concentriamoci sulla visione ad occhio nudo della volta celeste che ci ritroviamo sopra le nostre teste. Al sopraggiungere del buio al crepuscolo possiamo osservare ancora il Triangolo estivo che ormai comincia a tramontare fino a scomparire dando spazio alle costellazioni invernali. Sarà possibile scorgere a Sud-Ovest Ercole e lungo la fascia dello zodiaco possiamo riconoscere le costellazioni del Capricorno e dell’Acquario.

Verso Sud possiamo vedere i Pesci e la piccola costellazione dell’Ariete.

Spostandoci verso Est vediamo sorgere le costellazioni che saranno le protagoniste del cielo: il Toro e i Gemelli più tardi. Nella tarda serata cominceranno a vedersi la costellazione del Cancro, a sinistra dei Gemelli, e la costellazione del Leone. A Sud-Est nelle prime ore della notte alzando gli occhi al cielo vedremo la costellazione di Orione con il Cane Maggiore, con la luminosissima stella Sirio.

La costellazione Auriga, che vedremo alta nei prossimi mesi, è facilmente identificabile sopra i Gemelli e il Toro.


Il 2 Novembre la falce di Luna crescente tramonta insieme al pianeta Saturno nella costellazione del Sagittario.
 

 

Il 24 Novembre tra le prima luce dell’alba la sottile falce di Luna calante, nella costellazione della Vergine, sorge poco prima di Marte, seguito dal piccolo pianeta Mercurio.
 
 


Doppia congiunzione giorno 24 Novembre. Dopo la prima verificatasi all’alba possiamo ammirarne una seconda nel pomeriggio poco dopo le 17.Sarà la congiunzione più spettacolare, l’incontro dei due pianeti più luminosi, Giove e Venere. I due pianeti tramontano presto ed occorre osservare il cielo sull’orizzonte occidentale appena inizia a calare l’oscurità.
 

La sera del 28 Novembre al corteo dei pianeti Giove e Venere, appena dopo il tramonto  possiamo osservare la falce di Luna crescente, nella costellazione del sagittario.

 
 

Ultima congiunzione, 29 Novembre, vede di nuovo protagonisti la Luna e il pianeta Saturno, incontro che si verifica nella costellazione del Sagittario.
 


TRANSITO MERCURIO SUL SOLE
 

 
Dopo il transito del 9 maggio 2016, l' 11 novembre 2019 Mercurio passa nuovamente sul disco del Sole.

L’intero fenomeno è visibile in Centro e Sud America.
In Italia il transito è osservabile dal primo contatto fino al tramonto del Sole, con una durata variabile a seconda del luogo di osservazione. Potremo comunque seguire il fenomeno per almeno 3 ore in tutto il Paese.
Purtroppo non potremo osservare il terzo e il quarto contatto, poichè il Sole tramonta prima del termine del fenomeno.

Video del Transito (Video su Vimeo)
 


Transit of Mercury on November 11 2019 from LarryKoehn on Vimeo.

mercoledì 9 ottobre 2019

La Cometa Interstellare 2I/Borisov


La Cometa Interstellare 2I/Borisov


Il 30 agosto 2019 Gennady Borisov ha rilevato, dal suo osservatorio personale , la presenza di un corpo celeste sconosciuto, che poteva essere una esocometa, entrata nel nostro Sistema solare.
Gli astronomi e astrofili di tutto il mondo hanno iniziato ad osservare l’oggetto, fino a quando, lo scorso 11 settembre 2019 il  Minor Planet Center, l’organizzazione incaricata dall’IAU di raccogliere i dati sui corpi minori del sistema solare, asteroidi e comete, ha diramato una circolare con la notizia del nuovo potenziale oggetto interstellare in avvicinamento.
Oggi l’Unione Astronomica Internazionale scrive che “ l’orbita è ora piuttosto nota e l’oggetto ha un origine inequivocabilmente interstellare ” e che “ è stato designato come il secondo oggetto interstellare, 2I. In questo caso l’IAU ha deciso di seguire la tradizione di dare un nome alle comete in base anche ai loro scopritori e pertanto è stata chiamata 2I/Borisov”.
Perché c’è questa certezza? Di tutte le comete scoperte nessuna ha un’orbita iperbolica come quella di 2I/Borisov. Questo vuol dire che la nuova esocometa segue una traiettoria aperta e non chiusa su se stessa, come sarebbe stata quella di un oggetto con orbita ellittica ( tutte le altre ). Pertanto un oggetto con questo tipo di traiettoria, tipica di oggetti che provengono dall'esterno,  entrano ed escono dal Sistema solare, proprio come Oumuamua ( il primo oggetto interstellare ).



 La prima immagine della prima cometa interstellare. La cometa è il centro bianco e luminoso (foto: Gemini Observatory/Nsf/Aura)

La cometa C/2019 Q4 (Borisov), affacciatasi nei nostri cieli di agosto all'interno del Sistema solare è “in maniera inequivocabile” un oggetto interstellare, ovvero proveniente dall'esterno del Sistema Solare”.
Dalla magnitudine e dalla luminosità dell’oggetto si pensa che il diametro possa essere di circa 10 km, molto più grande di quello dell’asteroide Oumuamua stimato intorno ai 250 metri. Inoltre, già adesso mostra una chioma e un piccolo allungamento della coda in direzione antisolare  e questo fornisce una prova dell’attività della cometa che si è risvegliata dopo aver trascorso in maniera del tutto inerte nello spazio interstellare magari miliardi di anni. Secondo le ultime stime, basate sui calcoli dell’orbita, c’è ancora qualche mese per osservarla. La cometa è in avvicinamento e sarà nel punto più vicino il 7 dicembre 2019, quando si troverà a circa 2 unità astronomiche. Nel mese di Dicembre 2019 e Gennaio 2020, infine, la cometa raggiungerà la sua massima luminosità nei cieli dell’Emisfero Sud e inizierà ad allontanarsi fino a quando uscirà, per sempre, dal nostro Sistema solare.



                                            La 2I/Borisov ripresa dal nostro osservatorio

lunedì 2 settembre 2019

Circolare C.G.N.


 Circolare G.C.N  25548
Fimata Parco Astronomico Lilio
Lo Scorso 29 Agosto 2019 è stata pubblicata una G.C.N. sul portale NASA, relativo alle circolari che riguardano la segnalazione e le osservazioni di eventi altamente energetici come i Gamma Ray Burst o le Onde Gravitazionali.
La Circolare che ci riguarda, la numero 25548 è stata la prima effettuata interamente dal Savelli Robotic Telescope e ha riguardato la conferma che il GRB 190828b al momento dell'osservazione non era più osservabile con strumenti avente specchio di diametro da 0,50 metri.

Le osservazioni sono state realizzate con CCD Fli ProLine 1001 e filtro SLOAN r integrando 24 pose da 300 secondi.

                                                                  Campo del GRB


TITLE:   GCN CIRCULAR
NUMBER:  25548
SUBJECT: GRB 190828B: optical upper limit from 0.5m Savelli Robotic Telescope
DATE:    19/08/29 14:35:27 GMT
FROM:    Andrea Melandri at INAF-OAB  <andrea.melandri@brera.inaf.it>

A. Brosio (Oss. Astr. Savelli), A. Melandri (INAF-OAB), E. Palazzi (INAF-OAS), 
L. Nicastro (INAF-OAS), M.A. Tripodi (Oss. Astr. Savelli), S. Savaglio (UniCal) 
on behalf of a larger collaboration report:


We observed the field of GRB 190828B (Dichiara et al., GCN 25517) with the
0.5mSavelli Robotic Telescope (SRT) located at the Osservatorio Astronomico 
Lilio (Savelli, Italy). The observations were performed starting on
2019 August 28 at 19:19:22 UT (i.e. about 6.3 hours after the burst) and
consisted of 24x300s exposures in the r-sdss band. 

No optical counterpart is detected nearby the XRT enhanced position 
(Beardmore et al., GCN 25521) in our stacked image, down to a 5sigma limiting 
magnitude of r>20.5, at a mean time of about 7.48 hours after the GRB. 
Calibration was performed against the SDSS catalog.
 

venerdì 30 agosto 2019

Il Cielo del Mese: Settembre 2019




Settembre è uno dei mesi di transito per le costellazioni e gli oggetti celesti. Ormai le costellazioni che eravamo abituati a vedere sopra alti nel cielo cominciano ad essere spostati verso occidente dove si accingono a tramontare.

Nelle prime ore della sera sarà possibile vedere lo Scorpione seguito dal Sagittario. Qualche ora più tardi il Triangolo Estivo comincia ad avviarsi al tramonto.

In questo periodo le costellazioni a Sud sono meno spettacolari e più difficili da identificare. Possiamo trovare in cielo il Capricorno, l’Acquario, I Pesci. Verso Est vedremo sorgere la piccola costellazione dell’Ariete.


La sera del 6 Settembre, da non perdere, la spettacolare congiunzione tra il pianeta Giove e la Luna al Primo Quarto nella costellazione dell’Ofiuco. Protagonista del cielo della serata, oltre al pianeta e alla Luna, è la stella Antares, la stella rossa più luminosa della costellazione dello Scorpione.

 

Due giorni dopo, l’ 8 Settembre, la Luna sorpassa Saturno, nella costellazione del Sagittario. Giove lo troviamo più in basso.



Venere ancora basso sull’orizzonte e lo troviamo il 29 Settembre, ancora inosservabile, sotto la Luna, reduce dalla fase di Luna Nuova.



giovedì 1 agosto 2019

Il Cielo del Mese: Agosto 2019




Il mese di Agosto inizia senza Luna e ci regala lo splendore del cielo estivo. Alzando gli occhi verso Sud possiamo ammirare il Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea. Guardando in alto e andando verso sinistra possiamo ammirare il Triangolo Estivo, formato dalla stella Vega-Altair-Deneb, stelle delle costellazioni della Lira, dell’Aquila e del Cigno.

A Sud-Est troviamo invece il Capricorno e l’Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili.

A Nord-Ovest la brillante stella Arturo fa parte del Bootes, dall’inconfondibile forma ad aquilone. Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.

In direzione Nord, la stella polare è come sempre al centro della famiglia delle costellazioni circumpolari. L’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso orario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a “W”, da Cassiopea.

Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.

Le congiunzioni del mese saranno:

 In prima serata, il 9 Agosto, possiamo osservare tra le costellazione dell'Ofiuco e lo Scorpione, la Luna al primo quarto in congiunzione con il pianeta Giove.


In prima serata, giorno 11 Agosto, nella costellazione del Sagittario possiamo ammirare sempre la Luna, nella fase di gibbosa crescente, in congiunzione con il pianeta Saturno.


lunedì 1 luglio 2019

Il Cielo del Mese: Luglio 2019

 
 
Arrivato il buio volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo, non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti che unendole avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo"  : i tre notissimi astri ai vertici sono Vega( Costellazione della Lira), Altair( Costellazione dell’Aquila) e Deneb (Costellazione del Cigno). Per tutta la stagione estiva si troverà ben alto sopra le nostre teste a dominare il cielo.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a vedere il Leone, seguito dalla Vergine.
Vedremo la costellazione della Bilancia mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia.
Alta nel cielo notiamo la stella Arturo, nella costellazione del Bootes; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale.
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
 
Nel mese di Luglio dalle nostre latitudini, potremmo osservare alcune congiunzioni.

 Il 1 Luglio all'alba si potrà scorgere il pianeta Venere in congiunzione con la Luna.
 
 
La notte del 13 luglio la Luna si trova in congiunzione con Giove, nella costellazione dell’Ofiuco. I due astri sono preceduti dalla stella Antares nello Scorpione e seguiti da Saturno nel Sagittario.
 

Nella notte del 15 luglio la Luna, quasi piena, si avvicina a Saturno, nella costellazione del Sagittario


Il 16 Luglio sarà protagonista del cielo la Luna. Tra il 16-17 Luglio avremo l'eclissi di Luna che dall'Italia sarà visibile solo parzialmente. Sarà visibile totale in Africa, Asia, Australia, Europa e Sud America.

Massimo dell' Eclissi parziale: 16 Luglio ore 23:30
 

 
DATA
FASE
ORARIO
16 LUGLIO
ENTRA NELLA PENOMBRA
20:44
16 LUGLIO
ENTRA NELL’OMBRA
22:01
16 LUGLIO
MASSIMO DELL’ECLISSE
23:30
17 LUGLIO
ESCE DALL’OMBRA
00:59
17 LUGLIO
ESCE DALLA PENOMBRA
02:17

 


venerdì 31 maggio 2019

Il Cielo del Mese: Giugno 2019


Giugno è il mese del solstizio d'estate, il 21 Giugno è il giorno più lungo e comincia l'estate astronomica. Il solstizio cade esattamente alle ore 11:53 del giorno 21. In questo giorno più lungo dell'anno il Sole sorge alle 05:35 e tramonta alle 20:49, raggiungerà il punto di massima elevazione sull'orizzonte alle ore 13:12. La luce del giorno durerà 15 ore e 14 minuti.
Le costellazioni invernali, appena fa buio, abbandonano il cielo per far spazio alle costellazioni estive.
Subito dopo il tramonto ancora possiamo vedere i Gemelli e l'Auriga. A sud troviamo le costellazioni primaverili: il Leone, il Boote, la Vergine e la Bilancia.
A est della bilancia possiamo ammirare l'arco delle chele dello Scorpione con la sua stella Antares, mano a mano che la notte giunge sale domando con tutto il corpo la volta celeste. Verso est tre stelle brillanti formano il triangolo estivo, attraversato dal braccio della Via Lattea. Il triangolo estivo è formato dalla stella Vega della costellazione della Lira, la stella Deneb del Cigno e la stella Altair dell'Aquila.
L'estate è anche la stagione dei pianeti giganti. Con Marte e Venere sempre più bassi sull'orizzonte, i pianeti Giove e Saturno cominciano a farsi evidenti nel cielo. Particolarmente Giove, che al tramontare del Sole, appare sull'orizzonte orientale e possiamo seguirlo fino all'alba. Per osservare Saturno è ancora necessario attendere la tarda notte, in quanto nella prima parte del mese sorge due ore dopo Giove.

Nel mese di Giugno potremo osservare alcune congiunzioni:

La prima congiunzione ci regala, poco prima dell'alba di giorno 1 Giugno, una sottile falce di Luna che sorge insieme al pianeta Venere a sud-est.

 
Sempre la Luna protagonista anche giorno 5 Giugno. Durante il tramonta la Luna crescente sarà accompagnata dal pianeta rosso Marte nella costellazione dei Gemelli.



La sera del 16 Giugno possiamo ammirare il pianeta gassoso Giove in congiunzione con la Luna che si trova in fase Gibbosa Calante.

L'incontro tra il pianeta rosso Marte e il pianeta Mercurio è la più interessante del mese.
La sera del 18 Giugno, subito dopo il crepuscolo è possibile osservare questa congiunzione nella costellazione dei Gemelli.

Il 18 Giugno , dopo aver osservato al crepuscolo la congiunzione tra Marte e Mercurio, diventano protagonisti del cielo serale la Luna e Saturno, che sorgono affiancati in direzione sud-est, e saranno osservabili tutta la notte.

sabato 4 maggio 2019

Il Cielo del Mese: Maggio 2019

 
 
 
Maggio è aria di primavera, finalmente passeggiando per i boschi si incontrano gli alberi fioriti e i prati pienidi fiori colorati. Ma è anche il mese in cui possiamo rimanere nelle ore serali fuori ad osservare il cielo senza battere i denti a causa del freddo.
La volta celeste in direzione Sud è dominata da due costellazioni dello zodiaco, il Leone e la Vergine con la sua stella più luminosa, visibile ad occhio nudo, Spica.
A Nord-Est troviamo le stelle più luminose: Arturo nella del Bootes, la costellazione del "pastore guardiano" delle due orse; Vega della Lira che dominerà tutto il cielo estivo.
Nelle prime ore della sera, basse sull'orizzonte occidentale, possiamo ancora ammirare delle costellazioni invernali, l'Auriga e i Gemelli
A Sud-Est, in tarda serata, sorgono la Bilancia, lo Scorpione, l'Ofiuco e il Sagittario. A tarda notte a Nord-Est cominciano ad affacciarsi la Lira, il Cigno e l'Aquila.
 
Nel mese di Maggio potremmo osservare alcune congiunzioni.

La prima del mese sarà all'alba del 2 Maggio, il pianeta Venere sorge in direzione Est accompagnato da una sottile falce di Luna Calante.

 

Il 7 Maggio, dopo il tramonto, nella parte superiore della costellazione del Toro, possiamo osservare la falce di Luna crescente che si avvicina al pianeta Marte.


Finalmente potremo vedere su in cielo il gigante gassoso, il pianeta Giove, protagonista della congiunzione con la Luna il 20 Maggio, in tarda serata nella costellazione dell'Ofiuco.


Ultima costellazione del mese vedrà protagonista sempre la Luna ma questa volta in congiunzione con il pianeta Saturno. Essa sarà osservabile la notte del 22 Maggio nella costellazione del Sagittario.

giovedì 25 aprile 2019

Scoperta Variabile Cataclismica S190804an

 
Scoperta-Conferma Transiente
 
Lo scorso 9 Aprile 2019 in occasione della visita al Parco Astronomico Lilio, per l'inizio della collaborazione con il progetto GRAWITA, da parte dei ricercatori Dott. Luciano Nicastro, Dott.ssa Eliana Palazzi e la Prof.ssa Sandra Savaglio, tutti facente parte dell' INAF di Bologna, abbiamo confermato tramite il telescopio da 52 cm e in collaborazione con il Telescopio Nazionale Galileo, un transiente in una galassia molto distante.
Erano circa le 4 del mattino e nella sala di controllo del telescopio c'erano Antonino Brosio, Sandra Savaglio, Luciano Nicastro, Eliana Palazzi e Antonella Tripodi, quando si è deciso di puntare il telescopio verso una probabile sorgente che era stata segnalata in una CGN uscita circa un'ora prima.
Trovato subito il campo, abbiamo effettuato le misure fotometriche utilizzando i filtri SLOAN g,r,i e interfacciandoci con l'osservatorio italiano alle Isole Canarie che ha fatto le riprese spettroscopiche, abbiamo confermato l'oggetto che si è rivelato essere una variabile cataclismica.
Certamente un ottimo test non solo per le ottiche ma soprattutto per la componente di automazione della strumentazione scientifica, il sistema OCSIII + Ricerca del dott. Salvatore Massaro con il quale ci interfacciamo giornalmente per creare un sistema sempre più efficiente e che permetta l'osservazione del tutto "intelligente" delle sorgenti sia GRB che GW.
Grande lavoro di collaborazione tra un osservatorio cosiddetto "amatoriale" e un telescopio professionale.
Per l'Osservatorio Savellese è un gran colpo e un biglietto da visita di tutto rispetto per l'inizio della collaborazione con il Progetto GRAWITA per la conferma delle controparti ottiche delle onde gravitazionali. 
 
 
 
TITLE:   GCN CIRCULAR
NUMBER:  24090
SUBJECT: LIGO/Virgo S190408an: GRAWITA optical observations of MASTER OT J231043.63+470956.4
DATE:    19/04/10 13:43:31 GMT
FROM:    Massimo Turatto at Obs.Astro.Padova, Italy  <massimo.turatto@inaf.it>

F. Onori (INAF-IAPS Roma), M. Turatto (INAF-OAPd), S. Benetti (INAF-OAPd), L. Tomasella (INAF-OAPd), L. Nicastro (INAF-OAS), E. Palazzi (INAF-OAS), A. Melandri (INAF-OAB), S. Piranomonte (INAF-OAR), S. Yang (INAF-OAPd), P. D’Avanzo (INAF-OAB), M. Cecconi (INAF-TNG), A. Ghedina (INAF-TNG), H. Stoev (INAF-TNG), A. Brosio (Osservatorio Astronomico Lilio), S. Savaglio (UniCal) on behalf of GRAWITA report:

Optical imaging observations were obtained with the 0.5m telescope of the Osservatorio Astronomico Lilio, located in Savelli (Italy) starting on 2019-04-10 at 02:08:51 UT with the g-sdss, r-sdss, i-sdss filter. The OT is clearly detected with r~15.59+/- 0.02 mag (AB).

We observed the transient with the 3.6m Italian TNG telescope (Canary Islands, Spain), equipped with the DOLORES camera in spectroscopic mode starting on 2019-04-10 at 04-57-48 UT. A total of 3 optical spectra, each one lasting 180 s, were obtained using the grism LR-B (wavelength range ~ 400-800 nm, resolution 1.05 nm). The spectrum shows a weak Halpha emission and other Balmer lines in absorption at z=0, superposed on a bright continuum.

These results are consistent with MASTER OT J231043.63+470956.4 being a Galactic transient (likely a CV). The transient is therefore unrelated with the LIGO/Virgo GW event S190804an (as already proposed by  Lipunov et al. GCN Circ 24084).
 

sabato 30 marzo 2019

Il Cielo del Mese: Aprile 2019


Marzo è andato via e lascia spazio al mese di Aprile dove possiamo assistere alla transazione tra il cielo invernale e quello estivo.
Ancora possiamo vedere le costellazioni che hanno dominato il cielo invernale, Orione e il Cane Maggiore,il Toro e l'Auriga, ma sarà possibile solo nelle prime ore dopo il tramonto.
Sirio inizia a tramontare a Sud-Ovest lasciando spazio nel cielo alla stella Vega,stella della costellazione della Lira, che sorge ad Est e si impadronisce del cielo.
Vedremo a Nord-Est la stella Arturo della costellazione del Bootes, esattamente sotto l'Orsa Maggiore. A sinistra della costellazione Bootes si può riconoscere la costellazione della Corona Boreale.
Mentre nella prima parte della notte tramontano Toro e Gemelli, nel cielo meridionale vedremo in la costellazione del Cancro, il Leone con la sua luminosa stella Regolo, e infine la Vergine.
Chi avrà la pazienza di attendere la notte inoltrata potrà scorgere a Sud-Est anche la Bilancia e, successivamente, lo Scorpione.

Per quanto riguarda i pianeti, Mercurio, Marte e Venere cominciano a farsi sempre meno alti. Mercurio nella seconda metà del mese sparirà completamente mentre Marte e Venere potranno essere osservati rispettivamente nel cielo del mattino e della sera. I pianeti Giove e Saturno cominceranno a salire sempre di più fino a quando si prenderanno la scena del cielo estivo.

Nel mese di Aprile potremmo osservare alcune congiunzioni.

La prima del mese sarà all'alba del 2 Aprile, una delle migliori occasioni per individuare Venere e Mercurio insieme ad una falce calante di Luna sull'orizzonte orientale.


Il 3 Aprile nelle ore comprese tra la levata di Giove e le prime luci dell'ala è possibile seguire con un telescopio diversi fenomeni che vedono protagonisti i satelliti galileiani del pianeta.
Alle 01:53 circa ha inizio il transito dell'ombra di Europa che durerà circa 2h 23m.
Intorno alle 04:00 ad Ove4st di Giove è possibile ammirare la progressiva scomparsa di Ganimede nell'ombra del pianeta,seguita, una decina di minuti più tardi, dall'ingresso sul disco di Giove di Europa. Con il cielo che va a schiarire a Ovest di Giove riappare Ganimede in uscita dall'eclissi, mentre sul disco del pianeta prosegue il transito di Europa.

 
Marte è protagonista di numerose conguiunzioni e passaggi ravvicinanti con delle stelle. Il 9 Aprile dopo il tramonto del Sole, sull'orizzonte occidentale possiamo ammirare il pianeta rosso vicino alla falce crescente della Luna in un raggruppamento di astri meravigliosi come l'ammasso stellare Le Pleiadi e la stella Aldebaran.


 Nella notte tra il 14 e 15 Aprile il cielo è rischiarito dalla Luna gibbosa crescente, in transito nel Leone. Tra la scomparsa delle ultime luci del tramonto è possibile seguire il lento avvicinamento del nostro satellite a Regolo, stella della costellazione del Leone.


 Nelle ore che precedono l'alba, tra il 22 e 23 Aprile, è possibile ammirare il progressivo avvicinamento della Luna calante al pianeta Giove.


L'ultima congionzione del mese ce la regalano il pianeta Saturno e la Luna gibbosa.
Il fenomeno è osservabile ad occhio nudo nelle ultime ore della notte tra il 24 e il 25 Aprile.


giovedì 28 febbraio 2019

Il Cielo del Mese: Marzo 2019


Ancora nel cielo sono protegoniste le costellazioni invernali ma rispetto al mese di Febbraio sono spostate verso sud-ovest. Nelle prime ore della notte verso oriente vediamo spuntare le costellazioni del Leone e della Vergine.
Verso occidente possiamo vedere la costellazione di Orione con le sue luminosissime stelle, Betelgeus(stella gigante rossa), Rigel( stella azzurra) e Bellatrix. Insieme ad Orione c'è il suo fedelissimo cane Sirio, rappresentato dalla costellazione del Cane Maggiore dove risplende la stella più luminosa del cielo, Sirio.

Il mese di Marzo è protegonista dell'equinozio di Primavera che verificherà il 20 Marzo alle ore 21:50.
Il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad Ovest, e si trova esattamente nel punto di intersezione tra equatore celeste ed eclittica, denominato punto d’Ariete. Il giorno e la notte presentano la stessa durata.



Nel mese di Marzo avremo 5 congiunzioni da poter osservare:

Prima dell'alba, giorno 1 Marzo,si verifica un bellissimo allineamento. Toccherà svegliarsi presto, verso le 05:00, per poterlo osservare e potremmo vedere Venere nella zona più bassa dell'orizzonte orientale, Saturno, la falce di Luna calante e Giove già alto nel cielo.


Sempre all'alba il giorno 2 Marzo una falce di luna calante ancora più sottile di quella del giorno precedente, si frappone tra Venere e Saturno nell'orizzonte sud-est.






La sera del giorno 11 Marzo la sera verso le ore 20:00 vediamo il pianeta Marte protagonista solitario nella congiunzione con la Luna crescente che si incontrano nella costellazione dell'Ariete.





Nella seconda parte della notte tra il 26 e il 27, la Luna si trova in congiunzione con Giove.






martedì 12 febbraio 2019

6478 Gault: l'Asteroide con la coda

a cura di A. De Pieri
 
In queste fredde notti uno strano oggetto vaga tra le stelle: 6478 Gault , un asteroide che si muove nella parte interna della fascia principale, una regione del nostro sistema solare, situata tra le orbite di Marte e Giove. Qualcuno potrebbe obiettare, va bene, dove sta la novità? E già, è proprio una novità in quanto Gault, non essendo una cometa, ha sviluppato una sottile coda.


Ora chiariamo cos’è una cometa.
Le comete cosi come gli asteroidi appartengono alla classe dei corpi minori, corpi che non hanno una forma sferica. La cometa contrariamente all’asteroide, in vicinanza del Sole, sviluppa attorno a se un atmosfera rarefatta , la chioma.
Dalla chioma solitamente nascono due code: quella di polveri ( dal colore giallastro in quanto riflette la luce del Sole ) e quella di ioni (gas ionizzato). In altre parole la differenza tra un asteroide e una cometa sta proprio nel tipo di processi che coinvolgono i due oggetti.

Ora la domanda è: può una cometa diventare un asteroide? La risposta in questo caso è si.
Pensandoci bene, una volta che tutti i componenti volatili si esauriscono, il nucleo cometario diventa indistinguibile da un nucleo asteroidale.
Continuando a porci la domanda: può un asteroide diventare una cometa? Anche in questo caso la risposta è si. Si sono verificati casi di asteroidi che improvvisamente hanno acquisito i tratti che contraddistinguono una cometa.
Questi oggetti vengono inseriti in una classe che comprende questi corpi ibridi ovvero MBC (Main Belt Comet - comete di fascia principale).
Il capostipite di questa nuova classe di oggetti è 133P/Elst-Pizzaro e in questi giorni Gault, improvvisamente, ha sviluppato una coda molto simile a quella di 133P/Elst-Pizarro.
Purtroppo di Gault si conosce pochissimo pertanto risulta molto difficile dire quale possa essere stato il meccanismo che ha dato origine all’emissione della coda di polveri che tra l'altro pare essere in direzione opposta al suo moto.
A questo punto sorge un problema, solitamente una cometa o un oggetto tipo 133P/Elst-Pizarro sviluppano una coda in prossimità del perielio, in quanto intervengono processi di sublimazione di materiale volatile, nel caso di Gault, il quale passerà al perielio nel 2020, la coda si è sviluppata molto prima di raggiungere il punto di massima insolazione e per questi motivi si pensa che la coda di Gault sia il prodotto di una collisione con asteroide più piccolo.
Gli astronomi professionisti e gli astronomi amatoriali, stanno monitorando l’orbita di Gault, per vedere se gli elementi orbitali sono cambiati in seguito della collisione o se invece è un nuovo oggetto MBC. Le osservazioni astrometriche che verranno effettuate nei mesi a venire, dovrebbero chiarire quale delle due cause abbia modificato il nostro, per adesso asteroide.
L’Osservatorio Astronomico K96, del Parco Astronomico Lilio è uno degli osservatori italiani che partecipa al monitoraggio di questo vagabondo tra le stelle.

Di seguito alcune riprese fatte dall'Osservatorio del Parco Astronomico Lilio K96

Immagine ripresa dall'Osservatorio K96 - Savelli
 
Animazione effettuata con le riprese dall'Osservatorio K96