giovedì 28 febbraio 2019
Il Cielo del Mese: Marzo 2019
Ancora nel cielo sono protegoniste le costellazioni invernali ma rispetto al mese di Febbraio sono spostate verso sud-ovest. Nelle prime ore della notte verso oriente vediamo spuntare le costellazioni del Leone e della Vergine.
Verso occidente possiamo vedere la costellazione di Orione con le sue luminosissime stelle, Betelgeus(stella gigante rossa), Rigel( stella azzurra) e Bellatrix. Insieme ad Orione c'è il suo fedelissimo cane Sirio, rappresentato dalla costellazione del Cane Maggiore dove risplende la stella più luminosa del cielo, Sirio.
Il mese di Marzo è protegonista dell'equinozio di Primavera che verificherà il 20 Marzo alle ore 21:50.
Il Sole sorge e tramonta rispettivamente ad Est e ad Ovest, e si trova esattamente nel punto di intersezione tra equatore celeste ed eclittica, denominato punto d’Ariete. Il giorno e la notte presentano la stessa durata.
Nel mese di Marzo avremo 5 congiunzioni da poter osservare:
Prima dell'alba, giorno 1 Marzo,si verifica un bellissimo allineamento. Toccherà svegliarsi presto, verso le 05:00, per poterlo osservare e potremmo vedere Venere nella zona più bassa dell'orizzonte orientale, Saturno, la falce di Luna calante e Giove già alto nel cielo.
Sempre all'alba il giorno 2 Marzo una falce di luna calante ancora più sottile di quella del giorno precedente, si frappone tra Venere e Saturno nell'orizzonte sud-est.
La sera del giorno 11 Marzo la sera verso le ore 20:00 vediamo il pianeta Marte protagonista solitario nella congiunzione con la Luna crescente che si incontrano nella costellazione dell'Ariete.
Nella seconda parte della notte tra il 26 e il 27, la Luna si trova in congiunzione con Giove.
martedì 12 febbraio 2019
6478 Gault: l'Asteroide con la coda
a cura di A. De Pieri
In queste fredde notti uno strano oggetto vaga tra le stelle: 6478 Gault , un asteroide che si muove nella parte interna della fascia principale, una regione del nostro sistema solare, situata tra le orbite di Marte e Giove. Qualcuno potrebbe obiettare, va bene, dove sta la novità? E già, è proprio una novità in quanto Gault, non essendo una cometa, ha sviluppato una sottile coda.
Ora chiariamo cos’è una cometa.
Le comete cosi come gli asteroidi appartengono alla classe dei corpi minori, corpi che non hanno una forma sferica. La cometa contrariamente all’asteroide, in vicinanza del Sole, sviluppa attorno a se un atmosfera rarefatta , la chioma.
Dalla chioma solitamente nascono due code: quella di polveri ( dal colore giallastro in quanto riflette la luce del Sole ) e quella di ioni (gas ionizzato). In altre parole la differenza tra un asteroide e una cometa sta proprio nel tipo di processi che coinvolgono i due oggetti.
Ora la domanda è: può una cometa diventare un asteroide? La risposta in questo caso è si.
Pensandoci bene, una volta che tutti i componenti volatili si esauriscono, il nucleo cometario diventa indistinguibile da un nucleo asteroidale.
Continuando a porci la domanda: può un asteroide diventare una cometa? Anche in questo caso la risposta è si. Si sono verificati casi di asteroidi che improvvisamente hanno acquisito i tratti che contraddistinguono una cometa.
Questi oggetti vengono inseriti in una classe che comprende questi corpi ibridi ovvero MBC (Main Belt Comet - comete di fascia principale).
Il capostipite di questa nuova classe di oggetti è 133P/Elst-Pizzaro e in questi giorni Gault, improvvisamente, ha sviluppato una coda molto simile a quella di 133P/Elst-Pizarro.
Purtroppo di Gault si conosce pochissimo pertanto risulta molto difficile dire quale possa essere stato il meccanismo che ha dato origine all’emissione della coda di polveri che tra l'altro pare essere in direzione opposta al suo moto.
A questo punto sorge un problema, solitamente una cometa o un oggetto tipo 133P/Elst-Pizarro sviluppano una coda in prossimità del perielio, in quanto intervengono processi di sublimazione di materiale volatile, nel caso di Gault, il quale passerà al perielio nel 2020, la coda si è sviluppata molto prima di raggiungere il punto di massima insolazione e per questi motivi si pensa che la coda di Gault sia il prodotto di una collisione con asteroide più piccolo.
Gli astronomi professionisti e gli astronomi amatoriali, stanno monitorando l’orbita di Gault, per vedere se gli elementi orbitali sono cambiati in seguito della collisione o se invece è un nuovo oggetto MBC. Le osservazioni astrometriche che verranno effettuate nei mesi a venire, dovrebbero chiarire quale delle due cause abbia modificato il nostro, per adesso asteroide.
L’Osservatorio Astronomico K96, del Parco Astronomico Lilio è uno degli osservatori italiani che partecipa al monitoraggio di questo vagabondo tra le stelle.
Di seguito alcune riprese fatte dall'Osservatorio del Parco Astronomico Lilio K96
Immagine ripresa dall'Osservatorio K96 - Savelli
Animazione effettuata con le riprese dall'Osservatorio K96
Iscriviti a:
Post (Atom)